scrittura accademica

PSICOACUSTICA NEL MASTERING

In questo Essay verrà trattato il ruolo della psicoacustica nell'attività di Mastering. 
Tale occupazione si configura primariamente come un lavoro di ascolto e intervento su contenuti audio. 
Si tratta pertanto di un'attività che coinvolge il sistema uditivo ed in particolare il modo in cui tale sistema percepisce il suono.
Se quindi da un lato è necessaria una competenza tecnica nella gestione delle apparecchiature ed un’esperienza lavorativa solida nell’individuare gli obbiettivi chiave e le caratteristiche standard che dovranno essere raggiunte, a priori è importante avere consapevolezza di alcuni aspetti che caratterizzano la percezione del suono, dove per percezione, si intende “il processo psichico che opera la sintesi dei dati sensoriali in forme dotate di significato”. 
E’ importante sapere come il nostro apparato uditivo analizza i dati a seconda di come reagisce la nostra percezione.
Il sistema uditivo umano è ben lontano dall'avere un andamento ''flat'', e la sua sensibilità a diverse frequenze varia notevolmente con l'intensità acustica del suono.
Il grafico di Fletcher Munson ci da una dimostrazione chiara su come reagisce il nostro orecchio a proposito. 
Si parlerà della percezione psicoacustica in ambito di equalizzazione,loudness, depht & reverb, stereo imager usando M/S e aural exciter. 
Dopo una ricerca su quel che poteva essere l’utilizzo della psicoacustica nel mastering ho trovato un software molto utilizzato per questo processo di finalizzazione, Mas ‘ nlive, creazione dell’ingegnere spagnolo Xergio Còrdoba, ed infine un plug-in creato dall’ingegnere di mastering Bob Katz, ‘’Precision K-Stereo Ambience Recovery’’. 

Il mio Mastering Essay è scaricabile cliccando qui



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